Nelle prima parte di questa serie di articoli sull’Energy Sharing abbiamo visto come è possibile ridurre la bolletta energetica del condominio entrando in una cooperativa energetica. Puoi leggere il primo articolo “Bollette meno care con l’Energy Sharing” qui.

Nel secondo articolo abbiamo mostrato che grazie all’Energy Sharing diventa molto più semplice finanziare misure di efficienza energetica nel condominio che sono molto convenienti economicamente ma spesso sono bocciate dall’assemblea di condominio perché una parte dei proprietari non ha il denaro per pagarle. Interviene allora la cooperativa energetica come spiego nell’articolo che puoi leggere qui.

Esiste un terzo modo per risparmiare sui costi condominiali dell’energia e consiste nell’installare sul tetto del condominio un impianto solare fotovoltaico che sia in grado di coprire una buona parte dei consumi del condominio stesso come ad esempio gli ascensori, l’illuminazione, le pompe dell’acqua e del riscaldamento, i citofoni, i cancelli elettrici ecc.

L’impianto necessario a questo scopo ha di solito un costo dai 3.000 euro in su a seconda della dimensione del fabbricato stesso e può continuare a produrre energia elettrica per oltre 25 anni mentre l’investimento si ripaga da solo in meno di dieci anni se il tetto è esposto bene al sole e l’impianto è dimensionato correttamente.

Si tratta quindi di un investimento molto interessante dal punto di vista economico, ma pochissimi condomini in Italia hanno approfittato di questa opportunità perché non si tratta di una spesa indispensabile e quindi molti proprietari preferiscono evitare la spesa anche se si tratta di poche centinaia di euro a famiglia. Incide anche il fatto che si tratta di tecnologie per le quali le persone non hanno un’esperienza diretta o amici in altri condomini che si sono trovati bene e quindi molti non si fidano che effettivamente i risparmi siano vicini a quelli dichiarati da chi progetta e realizza l’impianto per cui nel dubbio preferiscono lasciare stare.

Allo stesso tempo ci sono in Italia tantissime persone che sarebbero molto contente di poter investire in un progetto del genere e ricavare un rendimento ad esempio del 5% sui propri risparmi. Finora però non era possibile per un esterno al condominio compiere l’investimento al posto di coloro che sono contrari all’interno del condominio e quindi rendere possibile il progetto senza danno per coloro che decidono di non investire. Grazie all’Energy Sharing il problema viene risolto in modo analogo a quanto spiegato nell’articolo di cui sopra relativo all’efficienza energetica.

La soluzione è che l’intero investimento nell’impianto fotovoltaico condominiale sia realizzato da una cooperativa energetica come quella di cui sono socio io stesso. La condizione è che alcuni dei proprietari nel condominio investano nell’impianto stesso attraverso la cooperativa e la parte restante dell’investimento viene coperta dagli altri soci della cooperativa che vogliono usare in questo modo i loro risparmi per ottenere un rendimento finanziario e fare bene all’ambiente. A sua volta il condominio paga alla cooperativa l’energia prodotta dall’impianto e così facendo ripaga nel corso degli anni l’investimento effettuato dalla cooperativa senza subire maggiori costi. Una volta terminato il contratto con la cooperativa che può durare ad esempio 15 anni, tutta l’energia prodotta dall’impianto è regalata al condominio senza che alcuni proprietari abbiano tirato fuori un centesimo dal portafoglio.

Non solo, la propria casa è aumentata di valore per il fatto di avere un impianto fotovoltaico e si ha pure la piacevole sensazione di aver contribuito a salvare il Pianeta dai cambiamenti climatici.

Negli ultimi anni il costo degli impianti fotovoltaici è diminuito costantemente per cui si tratta di una scelta che è conveniente per un numero crescente di condomini italiani, soprattutto in considerazione del fatto che il nostro paese ha moltissimo sole che sprechiamo ogni giorno non avendo un impianto sul tetto delle nostre case.