Paesi tradizionalmente poco ambientalisti come Cina, USA e India si sono recentemente accordati per abbandonare progressivamente petrolio, gas e carbone per rallentare l’aumento della temperatura sulla Terra. È il segnale che i cambiamenti climatici sono veramente una grande minaccia per l’umanità.

Davanti a queste notizie allarmanti il semplice cittadino si sente però abbastanza impotente perché si tratta di sfide di dimensione globale. Molti di noi vorrebbero dare il proprio contributo ma se il sistema economico che ci circonda continua a funzionare come adesso, per una singola persona diventa un grande sacrificio cambiare nettamente le proprie abitudini per inquinare meno, perché vorrebbe dire ad esempio rinunciare a viaggiare in aereo, vendere l’auto e magari cambiare casa per non usare il riscaldamento a gas condominiale. E quale sarebbe il risultato? Togliere una goccia dal mare.

Allo stesso tempo senza l’impegno di milioni di persone “normali”, i cambiamenti climatici non possono essere affrontati con successo. La soluzione a questo paradosso esiste e l’ho potuta verificare personalmente in oltre dieci anni di attività nel settore dei trasporti ecologici, della produzione di energia rinnovabile e dell’efficienza energetica. Dalla mia esperienza ho tratto il libro “Tre sfide per una generazione – Un piano rivoluzionario per salvare il clima e la civiltà umana”.

Il mio approccio si basa sull’idea che ciascuno di noi può trovare un modo per attivare un cosiddetto “effetto moltiplicatore”, cioè compiere almeno una scelta ecologica che porti ad un piccolo o grande cambiamento da parte di altre dieci, cento o perfino mille persone. In questo modo tu personalmente non riuscirai ad annullare le tue emissioni inquinanti ma se fai ridurre le emissioni di almeno 20 persone del 5% di fatto hai azzerato il tuo impatto sul pianeta.

Il libro è pensato come un manuale passo passo che chiunque, governante o semplice cittadino, può seguire per innescare molti effetti moltiplicatori. Parte di questo processo consiste nel diffondere l’idea stessa che ciascuno ha questo potere di moltiplicare il proprio impatto a favore dell’ambiente senza dover compiere pesanti sacrifici individuali. La chiave però è passare all’azione e il condominio offre come vedremo grandissime opportunità per coinvolgere altre persone nelle proprie iniziative.

Subito dopo l’università mi sono occupato di promuovere l’uso della bicicletta per conto del Comune di Merano in Alto Adige e mi accorsi che un grosso ostacolo all’uso della bici nasce proprio in condominio. In molti palazzi manca uno spazio dove parcheggiare in modo sicuro e facilmente accessibile la propria bicicletta. Dato che la maggior parte delle persone non è disposta a portare la bici ogni giorno su e giù per le scale dal proprio appartamento o dalla cantina, l’unica alternativa è abbandonarla all’aperto con il rischio di fartela rubare o che gli agenti atmosferici la rovinino, soprattutto se si tratta di una bici elettrica che richiede maggiore cura. Molte persone rinunciano così già in partenza ad usare la bicicletta anche se sarebbe compatibile con le loro esigenze di mobilità quotidiane. Tra l’altro con l’avvento delle bici elettriche questo mezzo di trasporto ecologico diventa perfetto anche per città che non sono in pianura, per i genitori con figli piccoli da portare sul seggiolino o in generale per tutti coloro che non vogliono arrivare sudati al lavoro.

Se nel proprio palazzo esiste uno spazio ordinato, pulito e sicuro dove custodire la propria bici, questa scelta diventa molto più facile e non rappresenta una rinuncia ma anzi un modo per risparmiare denaro, fare esercizio fisico e ridurre la congestione del traffico. Come amministratore di condominio o proprietario di casa hai quindi la grande opportunità di innescare un effetto moltiplicatore semplicemente convincendo i condomini a curare questo aspetto chiave della mobilità in bicicletta: creare uno spazio condominiale coperto e sicuro per le biciclette che sia accessibile senza scale o altri ostacoli.

La bicicletta è sì un mezzo di trasporto eccezionale, ma non è adatto a tutti e anche i mezzi di trasporto pubblici hanno i loro limiti, per cui spesso l’auto risulta ancora indispensabile. La maggior parte delle auto però rimangono parcheggiate quasi tutta la giornata e si tratta di un enorme spreco di risorse e di denaro. Una possibile soluzione è allora utilizzare il servizio car sharing cioè la possibilità di affittare un’auto solo per poche ore quando se ne ha effettivamente bisogno. In questo modo alcune famiglie riescono a rinunciare alla seconda o addirittura alla prima auto di proprietà. Si tratta anche di una soluzione ideale per gli spostamenti di servizio del personale di associazioni, studi professionali e piccole aziende così da non costringere i propri collaboratori ad usare l’auto privata per poter svolgere il proprio lavoro. Il car sharing rappresenta anche un risparmio di tempo per le organizzazioni perché non si devono più preoccupare di pulire l’auto, di fare la manutenzione e le riparazioni, pagare l’assicurazione. Fa tutto il servizio car sharing.

Questa soluzione del car sharing è diffusa nelle principali città di Italia ed è una soluzione comoda ed efficiente per tutti coloro che percorrono meno di 5-8.000 km all’anno con l’auto di proprietà. Rinunciando ad un’auto di proprietà e ricorrendo al car sharing puoi migliorare la tua situazione individuale, ma puoi anche dare l’esempio all’interno del tuo condominio, della tua rete di conoscenze o all’interno di un’associazione se li convinci ad utilizzare anche loro il car sharing per motivi di servizio. Se convinci altre persone dei vantaggi di questo servizio puoi anche provare a contattare il servizio car sharing della tua città per chiedere di avere un parcheggio di auto in car sharing nella tua via o addirittura nel tuo condominio. Questo avviene già in alcuni quartieri di città del nord Europa dove vengono addirittura costruite case senza garage proprio perché si può usare il car sharing e i pendolari hanno la stazione della metropolitana a pochi passi da casa.

Di nuovo con un piccolo impegno puoi attivare un grande effetto moltiplicatore che non rappresenta una rinuncia ma un aumento delle opzioni di mobilità tra cui scegliere. Io stesso non ho mai posseduto un’auto e uso invece il car sharing per tutti i miei spostamenti professionali e privati che richiedono un’auto.

Anche il car sharing non è una soluzione adatta per tutti gli italiani in questo momento per una serie di ragioni di natura urbanistica, di viabilità ecc. Volevo allora trovare una soluzione ecologica e conveniente per coloro che hanno la necessità di un’auto di proprietà e ho intuito che la chiave era aiutare la diffusione delle auto elettriche.

Ho convinto così la società elettrica provinciale dell’Alto Adige ad affidarmi il compito di promuovere da zero la diffusione delle auto elettriche sul territorio. Studiando il tema mi sono reso conto che c’erano molti ostacoli da superare, non solo di tipo economico. Innanzitutto molte persone non avevano mai visto e guidato un’auto elettrica perciò non potevano sapere che in media hanno un’accelerazione sorprendente e che sono molto piacevoli da guidare, anche nel traffico. Inoltre pochi concessionari le offrivano perciò erano difficili da comprare. E ancora le persone non sapevano dove ricaricarle quando erano in giro e non avevano una tariffa dedicata per la ricarica a casa.

Anno dopo anno abbiamo risolto tutti questi problemi e nel frattempo molte auto elettriche sono diventate convenienti anche sul piano puramente economico soprattutto per i pendolari che percorrono molti km al giorno perché il costo al km di un’auto elettrica è un terzo di quello di un’auto diesel. C’è bisogno però di pionieri che convincano con il loro esempio i vicini, gli amici e i conoscenti che le auto elettriche sono ormai un’opzione attraente perché adatta alle esigenze di molte persone. Il vecchio problema dell’autonomia limitata è stato infatti superato grazie a batterie molto più grandi o aggiungendo un motore termico tanto che in Norvegia oltre il 20% delle auto nuove sono già “con la spina”.

Decidendo di essere il primo nella tua rete di conoscenze a comprare un’auto elettrica anche tu puoi innescare un incredibile effetto moltiplicatore perché tanti ti chiederanno come ti trovi con l’auto, quanto l’hai pagata, dove ricarichi e così via. Di nuovo hai la possibilità di trasformare letteralmente una comunità come ha fatto il mio amico Alexander che è famoso in tutta la sua valle come pioniere della mobilità elettrica e ha convinto altri a seguirlo. Non ti sto chiedendo di compiere alcun tipo di rinuncia, anzi ti incoraggio a passare ad una migliore esperienza di guida.

Dopo aver contribuito a diffondere la mobilità elettrica a livello provinciale mi sono messo in proprio per sviluppare le energie rinnovabili e l’efficienza energetica a livello italiano. In questo campo è possibile produrre un effetto moltiplicatore puntando sull’Energy Sharing, in italiano condivisione energetica. Riguardo ai vantaggi dell’Energy Sharing in condominio ho scritto per questo sito una serie di articoli che ti invito a leggere per saperne di più. La prima parte è questa, la seconda parte la puoi leggere qui e uscirà a breve anche una terza parte.

Personalmente sono impegnato nell’Energy Sharing attraverso l’iniziativa Energia Positiva, una cooperativa energetica che opera a livello italiano consentendo a chiunque viva in condominio di autoprodursi la propria energia elettrica anche senza installare un impianto solare sul tetto. Così facendo diamo la possibilità a migliaia di famiglie ed imprese di investire il loro denaro con un ottimo rendimento finanziario e con un fine nobile. Il vantaggio economico spesso viene visto negativamente come profitto, ma può essere invece una leva incredibile per far crescere il benessere e la sostenibilità di una comunità. Investendo i nostri risparmi localmente in interventi di efficienza energetica e in nuove fonti di energia rinnovabile si vengono a creare nuovi posti di lavoro che non possono essere spostati all’estero e che richiedono professionalità molto variegate, dal superlaureato all’abile operaio specializzato. L’idea dell’effetto moltiplicatore non riguarda quindi solo l’ambiente, è un approccio generale per innescare il cambiamento dal basso e migliorare la nostra vita quotidiana.

Il ricavato della vendita del libro viene impiegato per organizzare serate di presentazione del libro in tutta Italia e altre iniziative per diffondere questa idea secondo noi rivoluzionaria dell’effetto moltiplicatore. Aiutandoci ad organizzare una presentazione pubblica del libro nella tua città avrai così un’altra opportunità di moltiplicare il tuo impatto perché le mie presentazioni si svolgono come dei seminari grazie ai quali i partecipanti imparano a diventare dei moltiplicatori anche se non sono famosi, potenti, ricchi, influenti, carismatici o estroversi. Un altro modo per sostenere la diffusione di queste idee è aiutarmi a pubblicare articoli di presentazione del libro su un’altra testata giornalistica, blog o sito di informazione.

Mi puoi mandare il tuo contatto telefonico ed e-mail visitando il mio sito www.sergiofedele.com dove è in vendita il mio libro solo in formato elettronico per ridurre l’impatto sull’ambiente della stampa del libro stesso.

Insieme possiamo innescare un effetto a catena e fermare i cambiamenti climatici.

Sergio Fedele – Cooperativa energetica “Energia Positiva”